Go to content Go to navigation Go to search

home | Bacheca associazioni

Disservizi a Sulmona, la protesta dell'A.P.D.

L’Associazione Peligna Diabetici, protesta nuovamente per il disservizio e la carenza dell’organico del reparto di diabetologia dell’ospedale Dell’Annunziata di Sulmona.

La protesta dell’ A.P.D. viene elevata unanimemente con la F.A.N.D (Associazione Nazionale Diabetici) e con il Coordinamento delle Associazioni Diabetici della Regione Abruzzo.

L’A.P.D. lamenta il disservizio per i ritardi nella fornitura e nella sostituzione di strumenti (microifusori) per il controllo glicemico scaduti di validità e di garanzia.

Ritardo dovuto, forse, alle limitazioni delle risorse economiche, conseguenza di un non adeguato “accordo quadro”; al carico elevato di lavoro degli addetti; al mancato dialogo di raccordo tra i reparti interessati; non ultimo l’errato invio telematico delle richieste. Ma non giustifica il mancato interessamento del personale,  addetto e preposto, di fronte un ritardo di oltre 120 giorni tra richiesta e arrivo del materiale.

L’A.P.D. non ritiene giusto che i pazienti debbano muoversi in proprio, nei labirinti burocratici dell’ospedale, per risolvere i problemi, sostituirsi a chi è preposto, soprattutto non DEVONO ELEMOSINARE il diritto alla salute e non devono sentirsi DEBITORI verso la gentilezza dell’impiegato di turno che  per “GRAZIA RICEVUTA” accellera la pratica.

L’A.P.D. lamenta la carenza del personale sanitario, solo due infermiere, per una media  di 35 visite giornaliere  e oltre 4.000 l’anno. Presenza che troppo spesso in caso di assenza per ferie, malattia e/o corsi di formazione si riduce a una sola unità (al punto che non riescono a rispondere alle chiamate telefoniche), nel reparto di una disfunzione fisica riconosciuta in crescita esponenziale e invalidante.

L’A.P.D. domanda alla Dirigenza ASL1 quale provvedimento si sia intrapreso data l’ufficialità del trasferimento della dottoressa che avverrà in data 1 giugno p.v. (diritto sacrosanto, ma sarebbe stato giudizievole ponderare prima  ) dopo neppure 60 giorni dall’inizio del servizio nel reparto di diabetologia. Conoscendo la lentezza burocratica nazionale il rischio di passare il periodo estivo e fino alla ripresa delle attività (settembre/ottobre) con un solo medico è reale.

L,’A.P.D. chiede le motivazioni per la mancata collaborazione del reparto della diabetologia con il servizio dietetico, nonostante sia stato concordato con la responsabile ma mai richiesto a pieno regime; lamenta la mancata richiesta di collaborazione con il chirurgo del piede diabetico per visite preventive, nonostante la presenza, nell’UOC di chirurgia Sulmona-Castel Di Sangro, dell’unica figura professionale (oltretutto validissima) ovvero il responsabile di Chirurgia rigenerativa; Centro di Vulnologia della chirurgia e cura del piede diabetico. Inoltre manca la figura professionale, cardine, nella prevenzione delle complicanze del piede diabetico ossia il Podologo.

Riteniamo che la PREVENZIONE delle lesioni acute e croniche del piede diabetico sia fondamentale per ridurre i costi extrasanitari di questo aspetto delle malattie diabetiche

Per l’A.P.D., tra mancanza di personale, ritardi, lunghe attese per visite ed esami è lecito domandarsi:

Risposte che vorremmo avere dai dirigenti responsabili della ASL 1 e dai politici regionali in un confronto che tarda ad arrivare.

 


Pubblicato il 22 maggio 2018